L’accreditamento degli studi associati di psicologia e psicoterapia, presso il Sistema Sanitario Nazionale, diventa realtà!
Lo scorso 6 maggio 2016 il Consiglio Provinciale della Provincia di Trento ha approvato la legge n. 5, che Disciplina il Servizio di assistenza e consulenza psicologica nella provincia di Trento.
Il testo mette in evidenza una grande attenzione e sensibilità, da parte del legislatore, verso gli aspetti di promozione del Benessere psico-fisico della persona. Infatti, riprendendo alcuni passaggi cardinali della suddetta legge:
Stabilisce che realtà del privato sociale, gli studi associati di psicologia e psicoterapia potranno erogare prestazioni di consulenza e assistenza psicologica in convenzione con il Servizio Sanitario Provinciale: “Le prestazioni di consulenza e assistenza psicologica disciplinate da questa legge sono erogate in via diretta dalle seguenti strutture sanitarie operanti sul territorio provinciale: a) strutture sanitarie pubbliche, distrettuali e ospedaliere; b) realtà del privato sociale e studi associati di psicologia e psicoterapia accreditati e convenzionati con il servizio sanitario provinciale”(art.3).
Realtà del privato sociale, gli studi associati di psicologia e psicoterapia, quindi, dovranno accreditarsi al sistema sanitario rispondendo ai requisiti minimi che la Commissione permanente competente del Consiglio provinciale, dovrà definire. Tale Commissione dovrà, quindi, definire “i necessari standard professionali e vincola all’adozione di modalità operative che garantiscano un approccio multidisciplinare, di integrazione fra servizi e di formazione continua…. La convenzione prevista…. stabilisce in particolare le linee guida, i protocolli e le tariffe da applicare alle prestazioni previste da questa legge.”(art. 3)
Viene istituita una Commissione di valutazione che ha compiti di: fornire supporto tecnico, offrire pareri sui provvedimenti attuativi, formulare proposte alla Giunta provinciale, esaminare questioni riguardanti il benessere psicologico della persona, promuovere studi, incontri e iniziative in genere per approfondire problematiche relative alla tutela del benessere psicologico. (art.4)
All’interno della Commissione di valutazione fa parte anche il Presidente dell’Ordine degli psicologi della provincia di Trento e due psicologi designati dallo stesso Ordine. (art.4)
Alla luce, di questa quasi epocale iniziativa, a mio avviso, due sono le considerazioni focali su cui soffermarsi.
La prima riguarda il diritto alla salute. Da questo momento, infatti, prendersi cura del proprio disagio, per i cittadini della provincia di Trento, non sarà più un privilegio di pochi, di chi si può permettere un trattamento psicologico privato a pagamento. Da questo momento viene sancito il diritto alla cura a tutti, aprendo, in questo modo, nuove opportunità a chi, fino ad ora, era costretto a tamponare i propri problemi ricorrendo a terapie farmacologiche, in quanto più accessibili alle proprie tasche, ma di dubbia efficacia terapeutica!
La seconda considerazione riguarda più da vicino la professione dello psicologo, in un momento dove la figura dello psicologo sta diventando una “specie in via di estinzione” nel Sistema Sanitario. I pochi assunti nelle ASL, infatti, man mano che vanno in pensione non vengono sostituiti ed i servizi di psicologia vengono cancellati o accorpati. Dove gli Enti Locali parlano di benessere psicologico, attenzione agli aspetti psicologici e poi si dimenticano di inserire nelle gare di appalto la figura dello Psicologo, non si può che accogliere, con grande entusiasmo, questo importante passo verso la promozione del benessere psicologico della persona e quindi l’affidamento di questo a figure professionali adeguate.
Una strada, quella tracciata dall’Ordine degli Psicologi della Provincia di Trento e dagli amministratori della stessa Provincia, che ci auguriamo possa essere acquisita e riproposta nel resto delle Regioni italiane.
Scarica il testo della legge: